Tu e il Progetto

Informazioni e Contatti

SE SEI UNA FAMIGLIA

Chi desidera partecipare al progetto come famiglia affiancante o come tutor, o è interessato ad approfondire l’affiancamento e le sue modalità, può contattare direttamente il proprio Comune.

Nella pagina “dove è” trovi le informazioni sui territori in cui Una famiglia per una famiglia è attivo.

SE SEI UN TERRITORIO

L’affiancamento familiare rappresenta una delle aree di investimento della Fondazione Paideia. Per questo, da diversi anni, operatori esperti della Fondazione accompagnano i territori nello sviluppo progettuale di “Una famiglia per una famiglia”.

Se desideri approfondire la metodologia o se pensi che l’affiancamento familiare possa essere un’opportunità per il tuo territorio, puoi contattarci all’indirizzo: info@unafamigliaperunafamiglia.it

SE VUOI SOSTENERE IL PROGETTO

In questi anni, nella fase sperimentale, “Una famiglia per una famiglia” ha potuto contare sul sostegno di fondazioni, associazioni e altri enti che hanno creduto nelle potenzialità del progetto e hanno aiutato le amministrazioni locali nella sua realizzazione.

Se ritieni che “Una famiglia per una famiglia” possa rientrare nelle linee di intervento del tuo ente, oppure se vuoi sostenere la diffusione dell’affiancamento, puoi contattarci all’indirizzo: info@unafamigliaperunafamiglia.it

DOMANDE E RISPOSTE

Cos’è l’affiancamento familiare proposto dal progetto?

Una famiglia per una famiglia è un intervento di sostegno non professionale. È quindi basato sullo scambio di competenze genitoriali e familiari maturate in modi diversi, come diverse sono state le famiglie che hanno dato in questi anni la disponibilità a coinvolgersi in questa avventura. Nell’affiancamento un “sistema familiare” interagisce con un altro “sistema familiare”: non si tratta di prendersi cura di uno o più bambini, ma di condividere momenti ed esperienze con un’altra famiglia, in semplicità e in un’attitudine di ascolto e reciprocità. Ogni progetto ha poi degli obiettivi e delle modalità di svolgimento specifiche.

Che caratteristiche deve avere una famiglia che affianca?

L’affiancamento familiare è un’esperienza adatta a tutti. Ciò che serve, è avere un po’ di tempo a disposizione, avere il desiderio di mettersi in gioco e aprirsi a nuove relazioni. Le famiglie affiancanti possono avere provenienze, background, età, caratteristiche e conformazioni del sistema familiare differenti, ma sono accomunate dalla disponibilità a fare nuove esperienze e da un atteggiamento di apertura verso gli altri accogliente e non giudicante.

Che impegno?

Nell’affiancamento ognuno mette a disposizione il tempo che ha e il progetto viene costruito sulla base delle esigenze e dei tempi della famiglia. Tutto il nucleo familiare viene coinvolto (mamma, papà, bambini…) ciascuno con le sue competenze in relazione al genere e all’età: ad esempio, il padre può aiutare in piccoli lavori di manutenzione dell’alloggio, i figli per i compiti scolastici, la madre nelle attività quotidiane relative alle necessità familiari.

Quanto dura l’affiancamento?

Il progetto di affiancamento ha una durata di circa un anno. Può essere eventualmente rinnovato per alcuni mesi nel caso si ritenga necessario, in accordo con tutti i partecipanti.

Come si svolge l’affiancamento?

Quando viene individuato un possibile abbinamento, le famiglie vengono informate e decidono se confermare la disponibilità. Dopo qualche incontro conoscitivo, le due famiglie, insieme al tutor e all’assistente sociale, concordano i contenuti del progetto scrivendoli su un documento (il patto educativo) che viene firmato da tutti i partecipanti. Nel patto sono indicati gli impegni di ciascuno, le attività previste e i tempi dell’affiancamento.

Nel caso durante il progetto si verificassero dei cambiamenti, le eventuali modifiche o aggiustamenti sono concordati tra tutti i partecipanti al progetto.

Se mi trovo in difficoltà, cosa posso fare?

Ogni famiglia affiancante coinvolta nel progetto viene accompagnata nel percorso da un tutor, ossia una persona presente per tutta la durata del progetto che, oltre a concordare con la famiglia incontri periodici, è a disposizione per domande, dubbi e confronti, anche in orari non

convenzionali (viene data la disponibilità di un telefono cellulare). Il tutor è una persona con esperienza nell’ambito dell’affido e dell’accoglienza e può essere un operatore del sociale, un volontario, una persona con esperienze di affidamento, un membro di un’associazione ….Il tutor è

inoltre in contatto costante con l’assistente sociale che segue la famiglia in difficoltà. Periodicamente, le due famiglie, insieme al tutor, si incontrano con l’assistente sociale per un aggiornamento generale sul progetto.

Le famiglie che aderiscono al progetto sono inoltre coinvolte in incontri mensili di formazione/sostegno rivolti alle famiglie affiancanti, in cui viene favorito il confronto tra famiglie e rielaborati i contenuti dell’affiancamento. Alla formazione vengono invitati a partecipare anche i figli adolescenti/adulti.

Ricevo un contributo per l’affiancamento?

Le famiglie affiancanti ricevono mensilmente un rimborso spese, differenziato a seconda del progetto concordato, che consente loro di sostenere agevolmente le piccole spese eventualmente previste nel progetto.

Come faccio a diventare famiglia affiancante?

Chi è interessato al progetto viene invitato a partecipare a un corso iniziale (tre incontri in orario serale o pre-serale) in cui vengono approfonditi i diversi aspetti del progetto ed è possibile condividere esperienze, domande, dubbi, curiosità. Dopo il corso è previsto un colloquio individuale, in cui la famiglia può ulteriormente approfondire le sue motivazioni e decidere se confermare o meno la propria disponibilità ad essere coinvolta nel progetto.